Attività

Progetti

stampa

Dossier: in auto c'è più smog!

Una sperimentazione diretta a raccogliere dati sull'inquinamento all'interno delle auto.

Monitoraggio Inquinamento Atmosferico per diversi veicoli in movimento

foto

Marzo 2010

Secondo diversa letteratura scientifica la valutazione dell’inquinamento atmosferico effettuata con le centraline di monitoraggio fisse potrebbe non tenere conto in modo appropriato della reale condizione degli occupanti i veicoli e di ogni altro utente che si muova nel traffico. Altri riferimenti di letteratura peraltro sembrerebbero associare una esposizione inferiore ad un ciclista in movimento rispetto all’automobilista che si muove nello stesso momento. Altri monitoraggi invece considerano particolarmente esposti i bimbi portati in carrozzina sul marciapiede urbano. Per questi motivi si è pensato di eseguire prove comparative a REGGIO EMILIA con STUDIO ALFA e con i volontari di TUTTINBICI FIAB.

Monitoraggi in inverno per valutazione contemporanea di alcuni parametri critici di inquinamento atmosferico in veicoli (auto, bicicletta, carrozzina) in movimento nel traffico cittadino di Reggio Emilia.

Monitorati inquinanti misurabili con strumentazione portatile utilizzando dispositivi previsti dalle metodiche correnti di Igiene e Medicina del Lavoro. Eseguita anche prova per confrontare i valori delle centraline ARPA e i valori ottenuti con strumentazione portatile:

- Idrocarburi; campionamento effettuato con fialette di carbone attivo analizzando poi in gascromatografia la serie leggera
degli idrocarburi aromatici, nota come BTEX Benzene, Toluene, Etilbenzene Xileni e la serie leggera degli idrocarburi alifatici espressi come Esano.
- Particolato respirabile e/o inalabile: secondo la frazione respirabile ottenuta da selettore a ciclone tipo Lippmann corrispondente a particelle PM 5, mentre il dato che noi abbiamo chiamato inalabile corrisponde a PM 50.

foto

Risultati

1) I valori dei due parametri monitorati in doppio dalla centralina ARPA e dal sistema portatile (Benzene e Particolato fine) risultano confrontabili e pertanto le mini centraline poste sulla bici o nell’abitacolo delle vetture misurano gli inquinanti in modo
sovrapponibile.

2) Per quanto riguarda il particolato si nota il dato prevedibile che mostra come le polveri respirabili costituiscano una elevata percentuale rispetto alle polveri inalabili essendo le prime secondo i nostri criteri di campionamento particelle di diametro < a 10 μm e le seconde con diametro < a 100 μm. In altre parole gran parte del pulviscolo atmosferico urbano è da considerarsi respirabile.

3) Complessivamente le condizioni di esposizione del ciclista sono migliori ovvero inferiori rispetto all’automobilista.

a. Per il particolato la migliore condizione per il ciclista appare evidente in inverno, essendo in questo caso circa la metà, 300 μg contro 150 μg con maggiore significatività nel confronto con le vetture Diesel, che si conferma la soluzione motoristica un po’ critica in termini di inquinamento atmosferico, anche se leggermente favorevole in termini di consumi.

b. Per il benzene e altri idrocarburi la migliore condizione del ciclista appare ancora evidente in inverno, ma con numero diversi 1,8 μg contro 0,4 μg.

vedi la tabella riassuntiva del monitoraggio

Vai alla pagina /archivio/2018/pdf/studio_alfa.pdf

foto

2006

In piena emergenza smog nel febbraio scorso qualcuno disse che non si doveva viaggiare a piedi od in bicicletta per proteggersi dall'inquinamento. Noi sapevamo di una certa letteratura che indicava che nell'abitacolo delle auto ristagnano più inquinanti che nell'ambiente esterno, ma non avendo rintracciata questa letteratura neppure alla Ausl abbiamo deciso di fare una sperimentazione diretta in collaborazione con Studio Alfa. Due automobili, una a benzina ed una diesel, con attrezzatura di captazione del benzene e delle PM 10 nell'abitacolo, hanno viaggiato per 10 ore nelle zone monitorate dalle centraline dell'Arpa coi risultati che riportiamo nella tabella.
Chiaramente i dati di una sola prova, (anche se 10 ore non sono poche) e una metodologia differente fra la misurazione delle centraline Arpa e strumenti negli abitacoli non conferiscono un valore scientifico in assoluto, ma è tale la differenza fra esterno ed interno che si può certamente affermare che in auto si respira più benzene e polveri che fuori, quando pedoni e ciclisti vanno normalmente, quindi senza iperventilazione. Questi dati dovrebbero, a nostro avviso, essere oggetto di approfondimento da parte delle istituzioni ed una volta acquisiti diffusi in particolar modo fra I genitori che portano i loro figli a scuola in macchina.
Scarica TABELA_SMOG_AUTO_BICI_2006. in formato pdf