Pedalar Gustando
Cinque itinerari in bici per scoprire arte e gastronomia. Iniziativa promossa da Tuttinbici e dalla "Strada dei Vini e dei sapori". Per partecipare alle escursioni gastronomiche e turistiche , basta una bici e tanta voglia di andare e di assaggiare con gli occhi e con il palato.
https://www.thanwatchus.org/swiss-audemars-piguet-c-191.html
NOTE SUI PERCORSI
La Strada dei vini e dei sapori Colline di Scandiano e Canossa, con la collaborazione di Tuttinbici - Associazione Fiab di Reggio Emilia, propone itinerari ad anello non competitivi da percorrere in bicicletta per cinque giornate di festa.
Queste iniziative rientrano nell'ambito delle attività del consorzio volte alla promozione turistica e alla valorizzazione del territorio legata ai prodotti tipici e vuole offrire un'occasione in più per riscoprire, serenamente in compagnia, le nostre tradizioni enogastronomiche.
Ogni itinerario avrà una partenza diversa presso il centro di alcuni dei Comuni facenti parte della Strada dei vini e dei sapori Colline di Scandiano e Canossa, la quale si estende a Sud della Via Emilia nella zona della Doc Colli di Scandiano e Canossa. Il percorso si svilupperà preferibilmente lungo strade secondarie poco trafficate e carraie. Sono previsti alcuni attraversamenti di piccoli e facili guadi. E' sconsigliata la bicicletta da corsa professionale.
I ciclisti potranno effettuare il percorso all'andatura desiderata, tuttavia saranno da rispettare le soste presso le aziende per ovvi motivi organizzativi. Si ricorda inoltre di rispettare il codice della strada, in quanto le strade sono aperte al traffico.
Primo percorso: Vie, parchi e sentieri dei Palazzi Ducali Estensi

Itinerario: Parco del Crostolo, Palazzi Ducali di Rivalta e di Rivaltella, Agricola La Razza, Az. Agr. Cà de Noci, Cantina Puianello, Agriturismo Monte Baducco, Az. Agr. La Collina, Villa Levi (Coviolo), Az. Agr. Vacche Rosse.
L'itinerario del percorso "Vie, parchi e sentieri dei Palazzi Ducali Estensi" parte da piazza Prampolini, sulla quale si affacciano il Municipio della città di Reggio Emilia ed il Duomo cittadino, oltre alla statua del Crostolo, torrente che verrà percorso ed attraversato diverse volte nel nostro tragitto.
Arrivati a San Pellegrino, attraverso V.le Umberto I, si prende la nuova ciclopedonale del Parco del Crostolo, che arriva fino a Baragalla ed in seguito prosegue attraverso strade bianche fino al Buracchione, costeggiando le vecchie mura del palazzo ducale di Rivalta, opera dei primi del 1700 costruito da Rinaldo I° d'Este sul modello del più noto palazzo di Versailles, viste le parentele instaurate con i regnanti francesi. Il palazzo faceva coppia con la villa di Rivaltella, visibile anch'essa lungo il percorso, che con il casino di caccia di Villa d'Este e la tenuta agricola della Razza erano i possedimenti cittadini dei principi Estensi. Appunto all'Agricola La Razza verrà effettuata la prima sosta ove nel caseificio aziendale, si potranno gustare il Parmigiano Reggiano ed altre specialità dell'azienda che alleva anche suini da cui ricava i suoi salumi e coltiva vigneti di uve tipiche per i propri vini.
Proseguendo per via Monterampino si arriva ad Albinea e di seguito, prima di intersecare ancora il Crostolo, potremo visitare l'azienda Cà de Noci, fattoria rigorosamente in agricoltura biologica, le cui specialità sono il vino, il nocino ed l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
Risaliti in sella si arriva a Puianello, ove la Cantina Sociale farà assaggiare i propri vini, derivanti dalle uve dei produttori delle colline circostanti. Un'altra pedalata e saremo arrivati a Salvarano all'Agriturismo Monte Baducco, la cui peculiarità consiste nell'avere il più grande allevamento d'asini d'Europa, da cui si ricavano carni e salumi. In questo angolo di pace tra le colline, non manca l'occasione di riposarci un attimo in più prima di intraprendere la via del ritorno che, in direzione di Codemondo, attraverserà una serie di stradine asfaltate ma poco frequentate al traffico, in un alternanza di piccoli e facili "su e giù".
La prossima sosta potrebbe essere all'azienda La Collina, specialista in frutta e verdura biologica, oltre alle carni anche fresche prodotte aziendalmente. Attraverso alcune divertenti carraie tra i campi, percorse per evitare il traffico pesante, si arriva a Coviolo, e si passa davanti a Villa Levi, sede reggiana della facoltà di Agraria, prima di affrontare l'ultima tappa gastronomica del percorso, il caseificio delle Vacche Rosse. Qui si assaggerà il formaggio fatto con il latte della tradizionale vacca rossa Reggiana. Oramai giunti nei pressi della città il percorso si concluderà nel punto di partenza mattutino, dopo avere pedalato per circa 45 chilometri pressoché pianeggianti, aver costeggiato ed intersecato alcuni tra i torrenti della nostra provincia, come il Crostolo ed il Modolena ed avere degustato un ampio "campionario" dei prodotti tipici Reggiani.
Attraversando il parco del Rio Cavriago, arriveremo subito all'acetaia Picci, dove ci verranno spiegati i segreti dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e ne potremo apprezzare il sublime gusto, da solo od accompagnato ad altre specialità. Risaliti in sella delle nostre biciclette ed attraverso alcune facili ondulazioni di terreno, arriveremo nella zona del Ghiardo ove è situata l'Azienda Agricola Scalabrini che ci proporrà il Parmigiano Reggiano ed il tosone, derivati da latte prodotto nella propria stalla.
Una volta ripartiti in direzione di Montecchio, ci attenderà una serie di cantine ed aziende agricole che ci proporranno i loro prodotti viticoli di punta, accompagnati da specialità tipiche locali, diverse da azienda ad azienda. Nell'ordine visiteremo la Cantina Due Torri, nei pressi della chiesa della Madonna dell'Olmo, l'Azienda Agricola La Piccola, l'Azienda Agricola Medici Ermete e la Rinaldini Vini.
Si percorreranno stradine poco frequentate e soprattutto ghiaiate, ma in ottimo stato di manutenzione per questo è decisamente sconsigliata la bicicletta da corsa classica, mentre non ci sono problemi per qualsiasi altro tipo di bicicletta. Dopo essere tornati per un breve tratto su strada normale, si prenderà la direzione di Villa Aiola ove il primo maggio di ogni anno viene celebrato il Parmigiano Reggiano attraverso il rinnovarsi della tradizionale cottura a fuoco di una forma nell'antico casello del paese omonimo. Sarà anche un'occasione per ammirare il museo della civiltà contadina allestito dalla cooperativa La Barchessa attraverso l'esposizione di pezzi rari ed introvabili di attrezzi e strumenti agricoli ed artigianali, testimoni di un passato che non va dimenticato.
Il ritorno a Cavriago nello stesso punto di partenza ci farà notare come in soli trentacinque chilometri avremo potuto ammirare e degustare un varietà di cose che non avremmo mai immaginato.
Grado di difficoltà: facile.
Secondo percorso: La culla del Parmigiano-Reggiano
Itinerario: dalla centralissima piazza Zanti in Cavriago parte il percorso che ci farà visitare il territorio e le campagne comprese tra i comuni di Cavriago, Montecchio, Bibbiano e Sant'Ilario per un tragitto di 38 Km.
Terzo percorso: Paesaggi e natura tra Calanchi e Gessi Messiniani

Partenza da Albinea (P.zza Cavicchioni).
Itinerario: Acetaia San Geminiano (Montericco), Tana della Mussina, Az. Agr. Cavazzone, Santa Maria di Castello, Latteria Tabiano, Az. Coop. Lo Stradello (Scandiano), Az. Agr. Reggiana (Borzano di Albinea).
Grado di difficoltà: impegnativa.
La partenza di quello che è il più impegnativo tra i nostri itinerari, ma sicuramente quello che offre i paesaggi più piacevoli, avviene dalla piazza principale di Albinea e subito la strada si inerpica verso Montericco, dove tra ville e residenze di campagna arriveremo all'azienda agricola S. Geminiano, ubicata all'interno di un'importante e storica tenuta.
Potremo visitare l'acetaia e degustare l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia abbinato a creme e dolci vari. L'azienda è in una bellissima posizione come del resto tutto il percorso che si farà per la prima discesa; la dolcezza dei paesaggi che vedremo ci ricorderà che nel passato in questa zona venivano coltivate piante di ulivo, da qui il nome del santuario della Madonna dell'Uliveto, che fiancheggeremo.
Da Borzano riprenderemo la strada in salita verso il Cavazzone lungo una piacevole strada bianca che passa di fianco ad una delle formazioni geologiche più interessanti della provincia, la tana della Mussina.
Per la visita è però indispensabile essere accompagnati da speleologi che allo stesso tempo possono dare tutte le informazioni al riguardo.
L'azienda agrituristica Cavazzone è ubicata in una posizione panoramica da dove sarà possibile avere un colpo d'occhio fantastico sulla pianura padana e la sua stessa storia sarà motivo d'interesse quanto la visita alle strutture ed all'acetaia, ove stavolta abbineremo l'Aceto Balsamico Tradizionale ad altri prodotti salati, dimostrando così la grande versatilità di questo straordinario e prezioso prodotto reggiano.
Riprendendo il percorso arriveremo a Regnano da dove scenderemo fino al caseificio di Tabiano, non prima di essere passati dall'antico borgo di Santa Maria di Castello, una delle tante piccole perle della nostra Provincia ancora da scoprire e da valorizzare; si pensi che all'interno vi sono alcuni affreschi del pittore Lelio Orsi, uno dei maggiori pittori italiani, nativo della nostra città.
Non solo Parmigiano Reggiano ma alcune prelibatezze casearie verranno assaggiate nel caseificio, prima di intraprendere la strada verso Iano e Borzano dove a distanza di poche centinaia di metri ci fermeremo all'azienda agricola Reggiana ed alla cooperativa sociale Lo Strabello.
I primi, produttori vitivinicoli, ci offriranno i loro pregiati vini rossi accompagnati dall'erbazzone, specialità solo reggiana, praticamente introvabile altrove; i secondi ci faranno visitare il loro bellissimo maneggio dove, in collaborazione col ristorante annesso, concluderemo gli assaggi con gnocco, affettati vari, vini aziendali e caffè.
Durante il tragitto del ritorno non percorreremo la via più breve ma più frequentata ma seguiremo stradine secondarie che passano attraverso le località Noce, Bosco, Bellarosa, dove l'alternanza di piccole e facili ondulazioni del terreno ci accompagnerà verso il punto di partenza della mattinata.
Km. 45. Difficoltà: impegnativa.
Quarto percorso: Le Terre della Gran Contessa Matilde

Partenza: da Quattro Castella (P.zza Dante).
Itinerario: Borgo di Monticelli, Convento di Montefalcone, Salumificio Gianferrari, P.ve di Caviano, Cantina Fantesini, Caseificio di Rubbianino, Az. Agr. Venturini Baldini.
Grado di difficoltà: media. Km. 45.
L'itinerario, che inizia dalla piazza del municipio di Quattro Castella, percorrerà la breve salita che porta nella parte alta del paese. Il castello del Bianello si presenterà di fronte a noi quasi a darci il benvenuto nelle terre Matildiche. Brevemente arriveremo all'antico borgo di Monticelli, ai piedi dei quattro colli, all'inizio dell'oasi faunistica omonima. Imboccando una carraia nella parte bassa dell'abitato, costeggeremo lo storico convento di Montefalcone, ora in ristrutturazione. La carraia presenta alcuni tratti leggermente sconnessi e bisognerà prestare un minimo d'attenzione.
In breve e senza mai percorrere la strada principale, arriveremo a San Polo e, dopo aver attraversato la parte vecchia del paese, ove sono presenti alcuni interessanti vecchi edifici, la strada si inerpicherà per un breve tratto fino a raggiungere il salumificio Colli.
Il panorama sulla val d'Enza ed i pregiati prodotti di salumeria artigianale ripagheranno del breve sforzo. Un'altra carraia, stavolta con l'inizio in discesa, ci permetterà di raggiungere, anche in questo caso senza mai toccare la frequentata strada principale, il paese di Ciano d'Enza, ora comune di Canossa. Durante il percorso si guaderà un piccolo e facile corso d'acqua, dando all'itinerario un pizzico di avventura in più, così quando arriveremo al salumificio Gianferrari, famoso per il Culatello di Canossa ed il Rossenello, ci meriteremo gli assaggi che ci verranno offerti.
Ritorneremo quindi verso San Polo e la riattraverseremo, arrivando fino alla pieve di Caviano, interessante testimonianza di una delle innumerevoli pievi che Matilde fece costruire durante la sua vita. La strada pianeggiante, ora ci accompagnerà sino alla cantina Fantesini, interessante azienda vitivinicola privata, sita tra Montecchio e Bibbiano.
Dopo il vino, il Parmigiano Reggiano, che gusteremo nel caseificio sociale di Rubbianino, dove arriveremo dopo avere pedalato per alcuni tratti di brevi e ripide salite e discese nella zona del Ghiardo, zona caratteristica per questa particolare conformazione geologica.
L'ultima fermata dell'itinerario sarà nell'azienda agricola Venturini Baldini, produttrice di pregiati vini reggiani, derivanti dai propri vigneti e d'aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia.
La strada del ritorno, in alto rispetto alla provinciale, percorrerà alcuni tratti di carrarecce, strade bianche ed asfaltate, che ci permetteranno di godere di un bellissimo panorama verso la pianura, prima di ritornare al punto di partenza a Quattro Castella.
Quinto percorso: Le vie d'acqua nei feudi del Boiardo

Partenza: da Scandiano Via della Rocca, di fronte all'entrata della Rocca Boiardo.
Itinerario in pillole: Rocca di Scandiano, Pasticceria Stefano, Antico Casello dell'Osteria Vecchia, Cantina Sociale di Aceto, passaggio per il parco di Villa Spalletti, Caseificio La Nuova Bagno, Agriturismo Villbagno, Acetaia Cavalli, Casali Viticultori, Ristorante Osteria in Scandiano.
Grado di difficoltà: facile. Km. 35.
Questo itinerario parte da Scandiano secondo Comune della Provincia di Reggio Emilia per estensione e popolazione. Qui nacquero e vissero Lazzaro Spallanzani, famoso ed illustre scienziato reggiano del XVIII secolo, e Matteo Maria Boiardo il celebre autore dell'Orlando Innamorato.
La prima sosta che vi proponiamo, già prima di uscire dal centro abitato è quella che faremo alla pasticceria Stefano, dove assaggeremo le squisite specialità dolciarie artigianali, tra le quali spicca la famosa torta Boiardo.
Ripartendo, faremo una piccola sosta presso l'antico casello dell'Osteria Vecchia, dove ammireremo un classico esempio di architettura della tradizione rurale e contadina reggiana, piccola icona da salvaguardare del nostro paesaggio, per poi proseguire attraverso alcune strade bianche verso Arceto, per visitare la omonima Cantina Sociale che ci farà visitare lo stabilimento di produzione ed assaggiare i suoi migliori prodotti.
Durante il tragitto successivo ammireremo il bellissimo parco di Villa Spalletti, attraversandolo in via del tutto eccezionale con le nostre biciclette, per giungere al caseificio La Nuova di Bagno dove assaggeremo scaglie di Parmigiano Reggiano ed altri prodotti caseari, rendendo omaggio al Re dei nostri prodotti gastronomici, conosciuto ed omaggiato in tutto il mondo.
La sosta più lunga per ritemprarci dalle nostre "fatiche gastronomiche" avverrà poco lontano, presso l'agriturismo Villa Bagno e qui apprenderemo anche cosa vuol dire essere in agricoltura biologica per la produzione di frutta, verdura e carni.
Si ripartirà poi per la vicina Fellegara conosceremo l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia del maggiore produttore della provincia, l'acetaia Cavalli. Qui ci saranno illustrati i vari modi di impiegare in cucina questo prezioso nettare, così versatile in ogni occasione.
Ancora una breve pedalata e saremo ospiti della Casali Viticultori dove questa volta verremo "iniziati" al corretto modo di degustare il vino, grazie alla guida di esperti dell'Associazione Italiana Sommellier.
Il nostro giro si concluderà attraversando per l'ennesima volta il torrente Tresinaro tramite la passerella ciclopedonale, costeggiando ed entrando nella Rocca dei Boiardo, quindi sostando presso l'adiacente Osteria in Scandiano che ci farà concludere degnamente la giornata, deliziandoci con alcune tipicità reggiane.