Borghi ed emergenze naturalistiche intorno al castello di Canossa
6 Settembre 2009
Abbinata a "Borghi ed emergenze naturalistiche intorno al castello di Canossa"
“Qui sono state scritte grandi pagine di storia e martiri ed eroi risplendono di gloria
Qui su questi monti e giù nel piano dove la saggezza contadina e l’industria si dan la mano
Qui dove la gente è compagnona e sorridente dove tutto importa e non importa niente
Qui tra un bicchiere di vino e una partita puoi vivere serenamente la tua vita
Qui dove Matilde eresse i suoi castelli e fiera visse gli anni suoi più belli
Qui trovi l’Emilia generosa e sincera, l’Emilia di un tempo, quella vera”
Così Silvana Maria Silvia Giudici nella poesia “Emilia” presente nel suo volumetto “Poesie e Ricette” descrive le sue terre natali ed oggetto dell’itinerario proposto. I Borghi di Bergogno, Vercallo, il Castello di Canossa, il Castello di Rossena con l’omonimo borgo, la zona dei Gessi e dei Calanchi popolati dai mufloni, la Riserva Naturale di Campotrera sono solo alcune delle emergenze storiche, architettoniche e naturalistiche attraversate.
Dalla sede di Tuttinbici si raggiunge rapidamente la pista ciclabile del torrente Crostolo, percorsa la quale si prosegue su sterrato risalendo l’omonima valle fino alla confluenza del torrente Campola nei pressi di Vezzano. Percorso un brevissimo tratto della S.S. 63, subito dopo il caseificio sociale, si imbocca a destra una ripida strada, dapprima asfaltata e poi bianca, che con un po’ di fiatone ci conduce sul M.te Gesso. Seguendo la linea di spartiacque che separa la valle del Crostolo da quella del Campola, si raggiunge il M.te Grafagnana e la zona calanchiva situata poco più a sud dove spesso è possibile osservare il Muflone dalle caratteristiche corna a spirale, tipiche dei maschi adulti.
Guadagnata la provinciale Pecorile-Costaferrata, la si percorre per raggiungere l’antico borgo di Bergogno caratterizzato da un suggestivo ambiente di corti e case-torri, strette le une alle altre.
Dopo breve sosta ristoratrice, si prosegue per il borgo di Faieto, situato sulle pendici dell’omonimo Monte. Attraverso belle e divertenti carrarecce si raggiunge lo splendido borgo di Vercallo, che, grazie anche agli interventi oculati di recupero del patrimonio edilizio, conserva intatto un caratteristico aspetto rurale con case a torre e sculture apotropaiche. Attraversando le borgate di Cerredolo dei Coppi e Cavandola si raggiunge il Castello di Canossa, dimora della Contessa Matilde, le cui azioni hanno condizionato gli eventi storici dell’epoca e ancora oggi le sue gesta sono rievocate in manifestazioni che richiamano innumerevoli spettatori anche d’oltralpe.
Dal Castello di Canossa si prosegue per quello di Rossena, che conserva intatto il fascino dell’austera bellezza tipica delle fortificazioni medioevali. Il Castello e la vicina Torre di Rossenella sorgono su rocce vulcaniche (Ofioliti) che fanno parte della Riserva Naturale di Campotrera.