10 Ottobre 2007
LA TRAGEDIA DI BORMIO: ARROGANZA E LASSISMO

L’ultimo bollettino delle vittime della strada è orribile: un bimbo di tre anni investito da una motocicletta che, in barba a tutte le regole e all’elementare buonsenso, sfrecciava su una pista ciclabile. L’investitore è fuggito lasciando la madre col suo bambino morto fra le braccia.
Non vogliamo certo strumentalizzare il dolore di quella mamma per costruire una polemica, ma la tragedia è la conseguenza estrema di una certa mentalità e di un lassismo diffuso. Quante volte ci capita di trovare una pista ciclabile usata come un parcheggio, coi ciclisti costretti a fermate, slalom, pericolose discese sulla carreggiata stradale? Quante volte, pedalando su una ciclabile, siamo sfiorati da uno scooter rombante? E quante volte abbiamo visto questi comportamenti sanzionati? Praticamente mai!
Il parcheggiatore abusivo risponde alle nostre proteste con un’occhiata di disprezzo e lo scooterista tornerà domani a ripetere le sue performances: sono entrambi sicuri di poter fare indisturbati i loro comodi, e non ritengono di doversi preoccupare delle eventuali conseguenze delle loro azioni. Mettono in pericolo i ciclisti? E chi se ne….
L’indifferenza delle autorità di fronte a queste situazioni sembra totale: come se il codice della strada e le norme di prudenza esistessero solo a beneficio degli automobilisti, come se chi non ha un motore non avesse nemmeno il diritto all’incolumità!
IL PICCOLO DI BORMIO È L’ENNESIMA VITTIMA DI QUESTA MISCELA DI ARROGANZA E DI LASSISMO; NOI DI TUTTINBICI ESPRIMIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETÀ ALLA FAMIGLIA, PARTECIPANDO AL SUO DOLORE E ALLA SUA AMAREZZA.NOI DI TUTTIBICI CHIEDIAMO ALTRESI' ALLE AUTORITA' COMPETENTI UN MAGGIORE IMPEGNO NELLA TUTELA DELL'INCOLUMITA' DEI CICLISTI: DIMOSTRATECI CHE IL CODICE DELLA STRADA E' IN VIGORE ANCHE SULLE PISTE CICLABILI!