FIUMI E TORRENTI IN MTB - Il Secchia da Campogalliano a Castellarano
Domenica 30 Marzo

Il legame tra il Fiume e l’uomo è profondo e affonda le sue radici in un lontano passato. Un legame spesso conflittuale in cui il Fiume ha dovuto subire l’azione intrusiva dell’uomo. La realizzazione di opere idrauliche per il contenimento e la regimazione delle piene e lo sfruttamento delle cave di ghiaia, hanno profondamente inciso sul paesaggio.
Tuttavia, in questi ultimi anni, una maggiore sensibilità verso la preservazione e il recupero degli ambienti naturali, ha portato alla creazione di numerose Aree Protette.
Le Casse di Espansione, un tempo essenzialmente funzionali ad evitare i fenomeni esondivi, sono oggi diventate anche importanti zone umide, meta e dimora di numerose specie animali.
La Riserva Naturale delle Casse di Espansione del Secchia, luogo di partenza del nostro itinerario, costituisce un bell’esempio di recupero e valorizzazione di habitat naturali di fondamentale importanza, soprattutto per la conservazione dell’avifauna migratoria.
Più a monte, l’Oasi di Colombarone, risultato di un importante intervento di recupero ambientale attuato dal Comune di Formigine, nonché Sito di Importanza Comunitaria (SIC), inserito nella Rete Natura 2000, rappresenta un’altra delle emergenze naturalistiche toccate dall’itinerario.
Continuando a risalire il fiume sulla comoda ciclabile, tra Sassuolo e Castellarano, è possibile ammirare il profondo e frastagliato solco prodotto dall’azione erosiva delle acque sullo strato marno-arenaceo (rocce di Flysch).
Attraversando lo sbarramento del Pescale, lasciamo il versante modenese per quello reggiano, diretti al bel Santuario di Campiano.
Tra i cipressi e i tigli che compongono il piccolo ma elegante Parco delle Rimembranze, è prevista la sosta pranzo. Nel Sagrato del Santuario è presente una fontanella dalla quale è possibile rifornirsi d’acqua..
Tenendo la sinistra idrografica, raggiungiamo dapprima l’area sportiva e il Parco Secchia di Villalunga. Proseguiamo poi su strada bianca ad uso delle cave fintanto che non saremo costretti ad abbandonarla per un breve tratto asfaltato che ci porterà verso San Donnino di Liguria, dove è possibile ammirare la splendida Villa Spalletti.
Da qui, seguendo l’argine del Tresinaro, raggiungiamo Rubiera e le Casse d’espansione per fare rientro al luogo di partenza.
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