Gite

MODALITA' DI SVOLGIMENTO E PARTECIPAZIONE
Le gite in calendario sono proposte gestite da volontari e riservate agli associati affinchè questi possano più facilmente aggregarsi per pedalare in compagnia.
Il programma delle gite non costituisce un catalogo che Tuttinbici si impegna a realizzare in quanto l'associazione non è un'agenzia di viaggi e non svolge attività commerciale. I partecipanti si faranno carico delle spese necessarie per effettuare le gite, pertanto le eventuali quote di partecipazione non costituiscono corrispettivi per servizi svolti dall'associazione. Occorre presentarsi puntuali alla partenza con biciclette in buono stato di manutenzione. Si raccomanda di indossare vestiario adeguato ed utilizzare il casco protettivo. I minorenni possono partecipare solo se accompagnati da un adulto. Effettuare un gita in gruppo non diminuisce i normali rischi connessi alla circolazione su strade aperte al traffico. Ogni partecipante assume in proprio tali rischi ed è responsabile di eventuali violazioni del codice della strada.

Ai partecipanti è richiesto un contributo di € 2,00 per assicurazione giornaliera contro gli infortuni. I partecipanti che fanno fotografie durante la gita sono caldamente invitati a spedire le loro foto (possibilmente ridimensionate ad un massimo di 1600x1280 pixel) a info@tuttinbici.org per la fotogallery del sito e per essere eventualmente utilizzate per scopi promozionali dell'associazione.

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BICINTRENO 2006 a Dozza

17 Aprile 2006

La Valle del Santerno è un territorio vario e articolato, costituito essenzialmente da tre tipologie ambientali che s'innestano l'una nell'altra: la pianura e i calanchi, la media e alta collina, la montagna. L'unica soluzione di continuità è la Vena del Gesso, una striscia rocciosa molto netta e riconoscibile che taglia trasversalmente la vallata. L'asse latitudinale della Valle è costituito dal fiume Santerno. Risalendone il corso (direzione sud), la vegetazione spontanea si sostituisce alle zone coltivate: boschi di quercia, frassino e faggio ospitano caprioli, daini, volpi, istrici, tassi e diversi generi di rapaci, segnali di un ambiente ecologicamente intatto. L'ambiente boschivo più tutelato è senz'altro quello della selva castanile, che compare nel tratto medio della Valle; i marroni, dolci, di pezzatura grossa e molto apprezzati, sono oggi tutelati dal marchio I.G.P. sotto l'egida del Consorzio di Castel del Rio.Crocevia di popoli fin dall’antichità, la Valle reca le tracce della presenza romana (tombe, sepolcreti, una cava in selenite) e, in particolare, dell'incremento demografico del periodo medievale: i castelli documentati sono 37, a tutt'oggi ne sono visibili una decina. Sconvolta dagli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, essa porta ancora i segni del passaggio del fronte, che qui si fermò per mesi subito dopo lo sfondamento della Linea Gotica. Terra di cultura romagnola - con forti contaminazioni toscane - e di tradizioni legate al mondo rurale, la Valle del Santerno esprime una lunga serie di sagre legate all'alimentazione e ai prodotti della terra: marrone, albicocco, fungo porcino, piadina, polenta, raviolo, garganello. Sono questi, del resto, gli elementi cardine di una enogastronomia molto ricca, legata ai prodotti e agli animali del territorio - cacciagione compresa - e alla stagionalità. Il vino D.O.C. più famoso è senza dubbio il Sangiovese superiore (con il marchio Colli d'Imola D.O.C.), che qui trova il suo ambiente ideale. La Vallata è in grado di esprimere valori significativi sia nelle strutture d'accoglienza sia sotto il profilo ambientale e dell'offerta di eventi; si presta tanto alla vacanza prolungata quanto all'escursione del week-end. Tra i punti eccellenti si ricordano la già citata Vena del Gesso e il relativo Centro Visite, ricavato all'interno del settecentesco Palazzo Baronale, nel territorio di Borgo Tossignano; il fiume Santerno, i suoi scorci e le sue oasi attrezzate; le secolari selve castanili della media e alta Valle; il Palazzo Alidosi e il cinquecentesco ponte Alidosi, a Castel del Rio; la chiesa romanica di Riviera, vicino Casalfiumanese; il Palazzo Pubblico a Fontanelice, sulla deliziosa piazzetta del paese, e la Strada panoramica Pieve di Gesso (S.P. 34) che da qui sale sulle colline ormai famose per la produzione vitivinicola



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