BICINTRENO 2006 a Dozza
17 Aprile 2006
La Valle del Santerno è un territorio vario e articolato, costituito essenzialmente da tre tipologie ambientali che s'innestano l'una nell'altra: la pianura e i calanchi, la media e alta collina, la montagna. L'unica soluzione di continuità è la Vena del Gesso, una striscia rocciosa molto netta e riconoscibile che taglia trasversalmente la vallata. L'asse latitudinale della Valle è costituito dal fiume Santerno. Risalendone il corso (direzione sud), la vegetazione spontanea si sostituisce alle zone coltivate: boschi di quercia, frassino e faggio ospitano caprioli, daini, volpi, istrici, tassi e diversi generi di rapaci, segnali di un ambiente ecologicamente intatto. L'ambiente boschivo più tutelato è senz'altro quello della selva castanile, che compare nel tratto medio della Valle; i marroni, dolci, di pezzatura grossa e molto apprezzati, sono oggi tutelati dal marchio I.G.P. sotto l'egida del Consorzio di Castel del Rio.Crocevia di popoli fin dall’antichità, la Valle reca le tracce della presenza romana (tombe, sepolcreti, una cava in selenite) e, in particolare, dell'incremento demografico del periodo medievale: i castelli documentati sono 37, a tutt'oggi ne sono visibili una decina. Sconvolta dagli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, essa porta ancora i segni del passaggio del fronte, che qui si fermò per mesi subito dopo lo sfondamento della Linea Gotica. Terra di cultura romagnola - con forti contaminazioni toscane - e di tradizioni legate al mondo rurale, la Valle del Santerno esprime una lunga serie di sagre legate all'alimentazione e ai prodotti della terra: marrone, albicocco, fungo porcino, piadina, polenta, raviolo, garganello. Sono questi, del resto, gli elementi cardine di una enogastronomia molto ricca, legata ai prodotti e agli animali del territorio - cacciagione compresa - e alla stagionalità. Il vino D.O.C. più famoso è senza dubbio il Sangiovese superiore (con il marchio Colli d'Imola D.O.C.), che qui trova il suo ambiente ideale. La Vallata è in grado di esprimere valori significativi sia nelle strutture d'accoglienza sia sotto il profilo ambientale e dell'offerta di eventi; si presta tanto alla vacanza prolungata quanto all'escursione del week-end. Tra i punti eccellenti si ricordano la già citata Vena del Gesso e il relativo Centro Visite, ricavato all'interno del settecentesco Palazzo Baronale, nel territorio di Borgo Tossignano; il fiume Santerno, i suoi scorci e le sue oasi attrezzate; le secolari selve castanili della media e alta Valle; il Palazzo Alidosi e il cinquecentesco ponte Alidosi, a Castel del Rio; la chiesa romanica di Riviera, vicino Casalfiumanese; il Palazzo Pubblico a Fontanelice, sulla deliziosa piazzetta del paese, e la Strada panoramica Pieve di Gesso (S.P. 34) che da qui sale sulle colline ormai famose per la produzione vitivinicola