Fiumi e torrenti in MTB - Tassobbio e Maillo: 44 guadi
Domenica 15 Giugno 2008

L’itinerario proposto attraversa il territorio dei Comuni di Carpineti, Castelnovo ne Monti e Casina. Per un ampio tratto si snoda inoltre sulla linea di confine tra questi ultimi due ed i Comuni di Vetto e Canossa.
A valle dell’abitato di Maillo, in Comune di Castelnovo ne Monti, in corrispondenza del ponte sull’omonimo torrente, ha inizio il nostro itinerario (429 m slm; km 0.0). Non molto lontano è presente una sorgente dalla quale è possibile rifornirsi d’acqua.
L’irta strada asfaltata sale rapidamente e in breve si raggiunge Villaberza, Monchio e Zuccognago (690 m slm; km 4.5).
Si procede poi in direzione Feriolo, raggiunto il quale si imbocca il bivio per Felinamata. Dopo circa 7.7 km si abbandona la strada che ci condurrebbe alla Svolta per salire alla sella che separa il M.te Tosco dal M.te Frombolara (772 m slm; km 8.2), punto più alto toccato dall’itinerario.
Una bella carraia attraversa un bosco di castagni dall’aspetto ben curato e conduce con soddisfazione per l’assaggio del primo sterrato, al quadrivio sopra Cà del Merlo.
Si riprende l’asfalto in direzione Boastra, in prossimità della quale si piega a destra per affrontare la breve ma intensa salita al Castello di Marola (679 m slm; km 11.7), bell’esempio di recupero del patrimonio edilizio e sede di un agriturismo rinomato. Dal luogo, suggestiva vista sulla “Pietra” che appare incorniciata dai monti che sovrastano il Rio Faggio Grosso.
Un altro tratto di facile divertente sterrato ci conduce alla Villetta e da qui, riprendendo la strada asfaltata, proseguiamo per Migliara, oltrepassata la quale in direzione Leguigno, si piega a destra al bivio che indica Busanella, Pian del Lago, Le Lemme (622 m slm; km 15.8). Raggiunta quest’ultima località, un tratturo in forte discesa ci conduce rapidamente sull’alveo del Tassobbio (485 m slm; km 17.8).
Inizia da qui il tratto più divertente di tutto l’itinerario. Una bella carraia segue il corso del Torrente verso valle e tagliandolo a più riprese costringe il biker a ripetuti guadi, dapprima affrontati con qualche titubanza e poi, presa confidenza, con contagioso entusiasmo ed euforia. L’esecuzione del guado richiede di individuare il percorso ottimale di attraversamento per evitare i tratti più profondi, i sassi più grossi e le zone più viscide. Anche per i più esperti l’eventualità di dover mollare i pedali per affondare i piedi in acqua non è poi così remota. Poco male, già dal primo guado svanisce l’illusione di rientrare puliti ed asciutti.
In breve si raggiunge Cortogno e il Mulino di Leguigno (438 m slm; km 20.5) dove è prevista la sosta per il pranzo al sacco.
Ripresa la discesa verso valle si raggiunge dapprima Ariolo e poi il ponte sulla strada che da Gombio raggiunge Trinità (383 m slm; km 23.8). Poco più a valle l’itinerario si fa più incerto e selvaggio per raggiungere con qualche difficoltà di ciclabilità l’agriturismo “La Collina dei Cavalli” (395 m slm; km 26.2)e la confluenza del Maillo nel Tassobbio, punto più basso dell’itinerario (343 m slm; km 27.5). Inizia ora la risalita del Torrente Maillo con diversi guadi analoghi ai precedenti e strappo finale prima dell’arrivo in discesa (429 m slm; km 31.6).
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